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'' PRINCIPALE PREDE DEL SURFCASTING ''

ORATA
Desiderato da tutti, questo Sparide rappresenta una delle prede più appaganti nella pesca dalla spiaggia. La sua combattività è seconda solo a quella dei grandi predatori come Serra e Leccia e una orata che superi il chilogrammo è preda certa solo quando si trova nella vostra sacca.Non ha un'esca preferita, ma, a secondo delle zone, dei giorni o degli orari predilige un piatto piuttosto che un'altro(vedi sezione esche).

Il finale principe è il long harm. Per ami e diametri fate voi....L' orata frantuma con indifferenza una grossa cozza chiusa ma non ha denti taglienti che recidano il filo.In compenso in bocca deve avere una bilancia al milionesimo di grammo che la avvere del peso insolito di un'esca contenente un amo eccessivo.Dovrete trovare il giusto compromesso per il luogo dove pescate.


LECCIA O STELLA
Questo stupendo carangide può essere pescato anche da riva, normalmente dai moli esterni dei porti e sulle spiagge in prossimità di sbocchi di acqua dolce.

Un vecchio sistema di pescare esemplari piccoli è quello, a fondo, con un long harm scorrevole che termina cin un mazzetto do 3-6 ami appuntati su una mezza sarda.

presenza della Per gli esemplari più grossi è necessaria una attrezzatura robustissima, grossi fili in bobina e, naturalmente, il muggine vivo.Il pesce esca si innesca con due ami: uno, più piccolo( 2-1 beak) appuntato a chiudere la bocca e un'altro molto grosso (3/0-4/0 beak) appuntato sottopelle dietro la pinna dorsale o nella zona dell'ano. Poichè il lancio sarà obbligatoriamente limitatissimo per non danneggiare il pesce-esca, dovremo scegliere spiagge profonde e, ovviamente, luoghi dove laleccia sia certa.


ROMBO
Appartiene alla famiglia degli Scoftalmidi, è strettamente imparentato con la Passera, un pò meno con la Sogliola (che è un soleide).

Fa parte delle prede casuali del surf. Di solito per farlo abboccare dovete aver lanciato l'esca proprio davanti al suo muso e il Rombo la attacca al primo accenno di movimento o recupero.Ama l'acqua salmastra, la sua stagione è la primavera e la sua esca è la sardina oppure finali colorati addobbati con perline e paillettes tipo albero di Natale.Ignora tipi di trave, dimensioni di filo e misure di ami. Essendo un voracissimo predatore può essere tentato con mugginetti o latterini vivi costretti a nuotare rasente al fondo.


RAZZA
Consideriamo in blocco l'ordine dei Raiformi, al quale appartengono le quattro specie facilmente incontrabili nella pesca dlla spiaggia.

Ci riferiamo alla razza chiodata e a quella stellata, molto simili, ma distinguibili rapidamente fra loro perchè la stellata presenta alla base della coda due ulteriori estroflessioni carnose, e alla torpedine, con il blocco tronco-ali molto più arrotondato e che presenta macchie circolari di colore nero.Come numero di catture le tre specie precedenti sono di gran lunga inferiori alla quarta, la pastinaca o ferraccia che presenta una lunga coda sottile e priva di pinne che termina con un pericoloso pungiglione.

Le razze abboccano a qualsiasi cosa, compreso il cotone imbevuto di olio di sarda. Il loro trave è un long harm montato alto con amo aberdeen dal 4 a 1/0 innescato con filetti di sarda o strisce di calamaro o piccole seppioline o grossi vermi americani.A 30 cm. dall'amo si montano delle perline fosforescenti e un piccolo flotterino.


OMBRINA
La famiglia degli Scienidi, in Mediterraneo, è rappresentata esclusivamente dall'Ombrina e dalla Corvina.

E' un pesce da spiaggia. Riuscirete a pescarlo esclusivamente sulla sabbia. Il suo periodo è primavera-autunno e, in Italia, si pesca in esemplari abbastanza piccoli (100-300 gr) con mare medio o mosso, anche con forte vento.Va matta per il canadese, ma accetta di buon grado anche il muriddu e l'arenicola.

Se cercate esemplari di maggior mole dovete spostarvi in Corsica dove, alle foci dei fiumi, con mare a montagne ed innescando una testa di verme di rimini su un amo del 2/0 potrebbe capitarvi un'ombrina che non entra neppure nella sacca portacanne.


MORMORA
Rappresenta lo Sparide più diffuso nelle spiagge italiane. La costante presenza di questo straordinario grufolatore ha invogliato centinaia se non migliaia di neofiti a sopportare freddo, pioggia e cappotti nella speranza della "serata buona".E' il pesce scuola di tutta una generazione di surfisti.

Nelle spiagge basse predilige il mare calmissimo, accetta il mosso in quelle profonde.Gli esemplari piccoli (100 -300 gr.) si muovono in branchi numerosi "arando" il fondo sabbioso alla ricerca di cibo. Il numero di pezzi che riuscite a pescare misura la vostra velocità e la vostra organizzazione. E' il banco di prova del garista.

L'esca principe è l'arenicola innescata su ami aberdeen dal 12 al 6 con finale dal 13 al 22. I travi utilizzati sono praticamente tutti (scorrevole, short, paternoster) e sono determinati più dalle situazioni locali che dalle preferenze del pesce.


SARAGO
Sparide dell'ordine dei Perciformi, rappresenta una delle più belle prede del surfcasting.Negli ultimi anni gli esemplari superiori al mezzo chilo sono diminuiti in modo significativo, ma le isole del mediterraneo riservano ancora buone sorprese.

Ama lo scoglio e le tane ove rifugiarsi, quindi è una preda rarissima nelle spiagge aperte.Considerato a ragione il cinghiale del mare, è difficile che esistano condizioni di turbolenza che lo mettano in difficoltà.

Presente tutto l'anno, purchè con mare mosso, diminuisce la sua attività nel perido estivo.Il suo trave di elezione è il paternoster, con braccioli max 60 cm. dal 22 in poi, ami a becco d'aquila innescati a bibi,americano o cannolicchio.Funziona bene anche il filetto di sardina che, con mare a montagne e di giorno può essere la carta vincente.


SERRA
Appartiene alla famiglia dei Pomatomidi, ma nel Mediterraneo è il solo rappresentante.

In Italia si avvicina alle coste dalla primavera all'autunno. Va cercato su spiagge vicine alle foci o dai moli esterni dei porti innescando principalmente muggini vivi.

In questi luoghi il terminale raccomandato è composto di 30 cm di treccia di acciaio con due ami 3/0 uno fisso e l'altro scorrevole, collegato a 100 cm. di monofilo del diametro 60; il tutto collegato ad un trave di tipo short basso.

In caso di profondità superiori ai 2 metri e mezzo il piombo va sostituito con un galleggiante, in modo di mantenere l'esca in superficie.

In mancanza di pesce vivo ci orienteremo verso un grosso salsicciotto di filetto di mugginne imbottito di polistirolo e innescato su uno zatterino. Il doppio galleggiante (interno ed esterno) amplifica notevolmente le possibità attrattive dell'esca morta.


SPIGOLA
Appartiene alla famiglia dei Serranidi, che è composta di specie molto diverse.

Con il mare alla fine di una scaduta va cercata a pochi metri dal gradino di risacca, ma comunque fuori dalla turbolenza, innescando cefaletto o anguillina viva. Se trovate un canalone tanto meglio, potrete incontrare il bestione. Le esche vive sono efficaci sia sostenute da un galleggiante (caso molo) che affondate da un piombo (caso spiaggia).E' necessario spezzare la spina dorsale dell'anguillina, vicino alla coda, per non farla aggrovigliare sulla lenza. Gli ami vanno appuntati sottopelle con le punte rivolte verso la coda.In alternativa all'esca viva ci sono solo la sarda intera o una testa di calamaro.

Se pescate invece all'inzio di una mareggiata o con una scaduta ancora lontana dalla fine ( mare da spikes, per intenderci), allora cannolicchiuo, americano, calamaretto o coda di sarda con amo del 2 con filo adeguato alla turbolenza su un terminale tipo short.




GRONGO
Il Conger Conger della famiglia dei Congridi è stato innumerevoli volte benedetto dai garisti che sono riusciti ad evitare i cappotti o addirittura a vincere gare prestigiose spiaggiando un grongo in momenti in cui tutti gli altri pesci avevano disertato le rive.

Predatore notturno come la murena, lo incontreremo nelle scogliere, su spiagge miste a scogli o anche su spiagge ampie purchè colonizzate dalle alghe.

Mangia prtaticamente di tutto, (come la razza anche il cotone imbevuto di olio di sarda) ma preferisce sardine e calamari. Ha una bocca da aberdeen robusto(che, con la lunghezza del suo gambo può farci eliminare un finale in acciaio)dal 2 al 1/0, non ama la turbolenza eccessiva e mangia volentieri l'esca appoggiata sul fondo.